IN QUESTO MIO LAVORO HO AVUTO LA FORTUNA DI REALIZZARE QUESTI SCATTI NEL LABORATORIO DEL GRANDE ARTISTA IVANO VITALI. SEGUENDOLO POI IN MOSTRE, PERFORMANCE E SFILATE.
Artista della carta,sognatore della forma,nonché scultore e performer, ha da sempre un rapporto privilegiato con gli alberi, a favore dei quali recupera la carta di giornale.Già nel periodo dell’Impruneta (1974-79) ne modellava palle, le documentava fotograficamente... poi ci si riscaldava. Successivamente usò la carta studiando il segno grafico che lasciavano le strisce lanciate in aria. Ma è dal 1996 che la carta è diventata la sua personale ”Ossessione”. Le performance lo vedono vestito con strisce di carta di giornale che usa anche per esprimere i contenuti del messaggio. Il suo percorso di artista ha un’importante svolta nel 2002, quando decide di vestirsi integralmente di giornale. Dalla madre impara a fare la calza e comincia così a trasformare le pagine in gomitoli di filo di tutte le misure: li ottiene attorcigliando e unendo una striscia dietro l’altra senza uso di forbici o colla. Il rifiuto di qualsiasi colore aggiunto fa sì che gli abiti e gli arazzi siano generalmente riconducibili alla testata del giornale usato, mentre alcuni pezzi monocromi, rivelano un paziente lavoro di cernita della pubblicità.Tecniche e strumenti usati sono quelli della tradizione: la tecnica dell’intreccio, i ferri da maglia, il telaio, l’ago da cucire,l’uncinetto. Gli strumenti spesso se li costruisce su misura perchè la creazione risponda completamente al suo progetto.Le performance dell’ultimo periodo, talvolta veri e propri defilè, hanno in comune l’unione dell’aspetto ludico a quello didattico: Ivano fila, fa la maglia, l’uncinetto e mette in evidenza i tanti suoni che la carta produce.